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In un’intervista esclusiva ad Alessandro Zanni, all’indomani del suo 100° cap con la maglia di Italrugby, abbiamo condotto un’analisi del momento e delle aspettative dell’Italia in questo 6 Nazioni e in vista del match con l’Irlanda…con un occhio al futuro.

Dopo 58 presenze di fila in maglia azzurra, l’infortunio e gli interventi del 2016. Come è stato tornare nel gruppo azzurro dopo quasi 2 anni di assenza?

“E’ stata un’emozione incredibile dopo due anni di assenza per i vari infortuni che ho avuto. Dopo l’operazione il mio obiettivo era quello di tornare in campo e poi tornare a giocare ad alto livello. Non era così scontato dal momento che era una recidiva del ginocchio che mi ero già rotto nel 2014. Sono stato molto contento di trovare i miei compagni e la maglia azzurra. E’ sempre una sensazione unica.

Soddisfazione per il 100° cap ma soprattutto per il fatto di esser tornato nel gruppo dopo tanto tempo. Ho passato tanti bei momenti con la maglia azzurra, mi mancavano le emozioni che mi trasmetteva. Tornare con i compagni e lo staff è una sensazione unica”

O’Shea ha sempre rivolto particolare attenzione al livello di fisicità dell’Italrugby, negli anni passati era evidente il nostro calo fisico nel secondo tempo. Domenica abbiamo riscontrato lo stesso problema con l’Inghilterra?

“Io credo che abbiamo gestito male gli ultimi minuti, ma per larghi tratti abbiamo fatto una buona partita pur commettendo degli errori. Da questo punto di vista abbiamo fatto dei passi in avanti, avremo un ulteriore banco di prova contro l’Irlanda, vedremo di essere performanti per 80 minuti e di non avere dei cali di concentrazioni in mezzo alla partita che ci potranno costare dei punti o che ci metteranno in condizione di difficoltà”

Infatti, domani c’è l’Irlanda terza forza mondiale a casa sua, l’ultimo scontro diretto è stato pesante per noi e dice 10-63, cosa deve migliorare l’Italia per contrastare i verdi?

“Loro sono una squadra che ama giocare con  la palla in mano, anche con la Francia hanno fatto del possesso la loro arma di forza quindi dovremo essere bravi a contenerli nella nostra fase difensiva ma dovremmo essere anche bravi con il pallone in mano per imporre il nostro gioco. Individualmente hanno dei  giocatori incredibili, nei trequarti giocano tutti elementi in grado di fare la differenza nell’uno contro uno, hanno grande tecnica e velocità ,sarà quindi un test importante dal punto di vista attitudinale. Dovremo mantenere alta la concentrazione e non potremo permetterci delle pause perché hanno dei giocatori che ci potranno punire in qualsiasi momento”

Questo 6 Nazioni chi lo vince e cosa fa l’Italia?                              

“Bella domanda, non riesco ancora a prevedere il futuro….le favorite al momento sono l’Inghilterra campione in carica e l’Irlanda, anche se il Galles ha dato una prova di forza notevole contro la Scozia. E’ sempre un torneo molto aperto dal momento che ogni partita può ribaltare molte situazioni, magari dopo la seconda giornata si riuscirà ad avere un quadro un po’ più chiaro.

Noi dobbiamo continuare con il progetto di crescita che abbiamo e mettere in campo una solida prestazione contro l’Irlanda andando a sfidarli senza paura. Vedremo a fine partita il risultato. Siamo consapevoli del nostro potenziale e di come stiamo lavorando con lo staff. Stiamo lavorando bene, c’è un bel gruppo che si è molto allargato, ci sono dei giovani di grande potenziale, gli ingredienti per fare bene ci sono tutti”

La Coppa del Mondo 2019 è nei tuoi obiettivi?

“Dopo gli infortuni patiti devo concentrarmi passo per passo, in pratica ho degli obiettivi a breve termine. E’ chiaro che giocare la Coppa del Mondo è il sogno di ogni giocatore, uno deve puntare a quello, però il mio primo obiettivo era quello di tornare a giocare e concentrarmi su questo 6 Nazioni e sul finale di stagione con il Benetton. Questa è la cosa prioritaria. Vedremo come avrà  reagito il mio fisico dopo un anno di infortunio, un tempo assolutamente non trascurabile, nel quale sono stato lontano dai campi da gioco”.

 

Foto Alfio Guarise

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