Rugby World Cup 2019: I game breaker
Articolo pubblicato su Allrugby numero 138
Una volta erano quelli capaci di tirare fuori un coniglio dal cappello, o come dicono i britannici, di lasciarti secco con una finta dentro una cabina telefonica (ce ne sono ancora di cabine telefoniche da qualche parte?). Oggi a quella razza di formidabili prestigiatori si sono aggiunti quelli che la cabina telefonica la sfondano, sposando la velocità con la potenza: Manu Tuilagi, Joe Cokanasiga, fra gli inglesi, Mathieu Bastareaud nella Francia, gli australiani Kerevi e Koroibete, il sudafricano Damian de Allende, il gallese George North. Jacques Brunel però Bastareaud ha deciso di lasciarlo a casa, evidente il coach della Francia preferisce l’estro alla forza pura.
Alla prima categoria appartengono invece giocatori come Liam Williams che quest’anno ha vinto tutto con il Galles e con i Saracens, il francese Teddy Thomas, gli irlandesi Jordan Larmour e Keith Earls, gli scozzesi Darcy Graham e Stuart Hogg, Beauden e Jordi Barrett, l’argentino Bautista Delguy, se saprà riprendersi da un’operazione alla caviglia subita a fine marzo, il gallese Josh Adams (ricordare la sua finta su Kinghorn in Scozia- Galles lo scorso Sei Nazioni). Ci aggiungiamo anche Matteo Minozzi che nella sua prima e unica stagione internazionale, quella 2018, ha mostrato capacità indiscutibili di bucare ogni difesa. Anche lui è in recupero da un infortunio molto serio.
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